La doppia partita che si è giocata all'Olimpico: la Roma di Juric stravince, ma resta il malcontento

23.09.2024 00:25 di  Luca d'Alessandro   vedi letture
Fonte: L'editoriale di Luca d'Alessandro
La doppia partita che si è giocata all'Olimpico: la Roma di Juric stravince, ma resta il malcontento
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Al termine di una delle settimane più complicate della storia recente della Roma, la squadra trova la prima vittoria in campionato. In campo i giallorossi, in blu per l'occasione, travolgono l'Udinese, arrivata all'Olimpico da capolista. Dovbyk, Dybala e Baldanzi sono stati i protagonisti della serata. Una serata in cui si è giocata una doppia partita: quella 11 contro 11 tra Roma e Udinese e quella della tifoseria, che, aggrappata al totem De Rossi, ha espresso il proprio dissenso verso le scelte della società.

QUELLO CHE HA DETTO IL CAMPO – La partita è stata un'ottima prestazione. La mano di Juric si è vista subito, al di là del modulo con cui il tecnico croato ha costruito la propria carriera. Sul prato dell'Olimpico i giocatori hanno interpretato un cosiddetto calcio fluido, dove i calciatori vanno a occupare diverse zone del campo. Una strategia tattica ben costruita e studiata in pochissimi giorni. Inoltre, l'aggressività che il mister aveva dichiarato di volere si è tradotta in campo in un dispendio d'energie significativo, tanto che si temeva per la tenuta fisica dei giallorossi nel secondo tempo. Tuttavia, una buona organizzazione fa sembrare che si corra di più, quando in realtà si corre semplicemente meglio. Uno degli uomini chiave è stato Angelino, lo stesso giocatore che il mister, in conferenza stampa, non aveva citato apertamente, ma di cui aveva lasciato intendere l'importanza nel valorizzare la sua idea di calcio. Lo spagnolo è stato protagonista con assist pregiati, come quello di esterno sinistro per Dovbyk, oltre a una marcatura asfissiante su Thauvin, che ha imbrigliato il fantasista francese. Anche l'attacco ha tratto beneficio dagli spazi creati dal nuovo modo di giocare. Dovbyk ha potuto esprimersi al meglio, con tanto campo davanti a sé, senza dover fare il classico lavoro da boa contro un'intera difesa avversaria. Se poi aggiungiamo i gol di Dybala e il primo di Baldanzi con la Roma, otteniamo una partita perfetta.

SCENARI NON CHIARI – La vittoria aiuta a guardare avanti con ritrovato ottimismo, ma non cancella alcuni passaggi poco chiari, che non sono stati accettati dai tifosi o semplicemente compresi. In settimana è successo di tutto, compreso l'opposto. La settimana è iniziata con l'esonero di De Rossi, ufficialmente per motivi di campo, nell'“interesse della squadra”. La reazione dei tifosi è stata veemente, indirizzata verso chi veniva considerato responsabile dell'allontanamento del mister. Pellegrini è stato contestato fuori da Trigoria e fischiato all'Olimpico, mentre Lina Souloukou è finita sotto scorta e ha annunciato le sue dimissioni, che mister Juric ha spiegato come dovute a "motivi familiari". Alla fine, la Roma ha perso in pochi giorni sia l'allenatore che il CEO. Secondo la vox populi, sono andati via sia la vittima che il carnefice. Sono arrivati i primi 3 punti, ma la piazza resta scontenta.